sabato, settembre 12, 2009

L'Abitazione Sostenibile1

Nel nostro ultimo post abbiamo visto che esiste la possibilità di valorizzare e realizzare alloggi che possono rispettare dei parametri di natura ecologica. Andiamo a vedere nel particolare come poter intervenire per trasformare il nostro appartamento in un’ABITAZIONE SOSTENIBILE, le cose di cui possiamo tenere conto sono:

- Le divisioni interne
- L’Atmosfera
- I colori
- Le Finiture
- I mobili
- Gli accessori


LE DIVISIONI INTERNE

Prima di ogni iniziativa è importante comprendere su cosa stiamo intervenendo, fondamentalmente perché potremmo ritrovarci in due situazioni

- abbiamo acquistato il nostro appartamento
- abbiamo preso un appartamento in affitto

Nel primo caso siamo liberi di poter gestire e dividere gli spazi su misura ai nostri bisogni, nel secondo caso dobbiamo essere attenti nel gestire ciò che abbiamo.
Le divisioni interne sono elementi di confine, possiamo pensarli come impedimenti con i quali facciamo i conti in ogni momento della nostra giornata, che a seconda di come sono strutturati ci consentono di “comunicare” e/o relazionarci con quello che c’è al di là.

Esistono vari modi per negare o creare queste forme di comunicazione:

- La parete in mattoni, o cartongesso, o legno è un confine netto, con un suo volume, una consistenza fisica che realizza un limite invalicabile. Trovandoci all’interno di un ambiente limitato da questo tipo di pareti, è probabile che svilupperemo un senso di isolamento, positivo o negativo a seconda che sia una nostra scelta o un’imposizione, in entrambe i casi queste superfici potranno essere trattate per accentuare o neutralizzare questa percezione dello spazio. Ad esempio, se sentiamo il desiderio di uno spazio tutto nostro dove rifugiarci o meditare, andremo a privilegiare una pittura dalle colorazioni tendenzialmente scure, morbide e avvolgenti (tonalità terrose e calde, o particolari toni di blu/viola, a seconda di cosa abbiamo bisogno), oppure potremmo inserire arazzi dai tessuti pesanti, che danno un senso di morbido e ovattato. Se al contrario ci troviamo in uno spazio che ci sta stretto (e non in senso dimensionale!), possiamo utilizzare delle pitture solari e luminose, che stimolino le funzioni celebrali e hanno effetti benefici sull’umore, colorazioni e pitturazioni con all’interno pigmenti che le rendano reagenti alla luce naturale, un’altra alternativa stimolante è la rappresentazione di scenari esterni attraverso la tecnica del Trompe l’oeil, per smaterializzare le superfici proiettandoci in altre dimensioni!


- Le pareti in vetro, delle quali esistono varie tipologie: satinati, trasparenti, colorati, decorati, con texture particolari. L’uso di pareti di vetro o elementi in vetro inseriti nella muratura, ci consentono di instaurare particolari tipi di comunicazione visiva, pur impedendo il contatto fisico. Ci permette di avere ambienti chiusi ma comunque comunicanti, ad esempio la zona cucina con il salotto, quando gli ambienti sono piccoli, poter concedersi una continuità visiva tra due ambienti ci permette di avere un senso di spazialità, pur mantenendo i due ambienti funzionalmente separati.


- Le aperture, è il tipo di comunicazione fisica diretta, in questa categoria rientrano le porte e i passaggi in genere, questi ci consentono di andare da un ambiente all’altro, senza particolari limiti (sia fisici, sia psicologici). Ma dobbiamo tenere conto dell’importanza di questi punti di comunicazione, in essi è insito un senso di trasformazione legato all’atto del passaggio, perché io vado da un ambiente all’altro cogliendone le differenze (colori, funzioni, arredi, ecc.), tenere in considerazione questo punto di vista ci permette di trattare questi passaggi in modo differente, inserire tendaggi piuttosto che elementi rigidi come le porte, pur creando una limitazione visiva consente un passaggio più “morbido” quasi un passare attraverso i muri, basta sfiorarla per consentirci di scoprire ciò che si trova al di là. L’uso classico di porte ci richiede un atto fisico, quasi una violazione, e se in alcune stanze è bene che esista (bagni, camere da letto), in altre situazioni ci permette di appropriarci dei nostri luoghi, muovendoci da un ambiente all’altro senza (o quasi!) ostacoli. Il posizionamento delle aperture, inoltre, ci da la prima percezione dello spazio a seconda del loro posizionamento e, in relazione alle finestre interne all’ambiente, determina la percezione della mobilità dell’ambiente stesso.

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