venerdì, agosto 28, 2009

Corsi di RELOOKING







Cos'è l'HOME RELOOKING?

E' un modo nuovo per rinnovare gli ambienti in cui viviamo, attraverso interventi personalizzati e con costi molto contenuti.

Non si tratta di cambiare i mobili di casa, rivoluzionando il conto in banca, ma di trovare idee e soluzioni che diano alla casa un aspetto nuovo:

- divertente
- sofisticato
- ricercato
- giocoso
- o quello che più vi piace

L'idea è quella di trovare insieme tante soluzioni, e di realizzarle con il supporto di tanti artigiani, che vi insegneranno a mette in pratica tutte le vostre idee, o le realizzaranno per voi

Gli incontri si svolgeranno in tre pomeriggi:

1° Incontro : ANALIZZIAMO
Con foto e misure studieremo il problema e...per casi difficili organizzaremo un sopralluogo

2° Incontro : PROGETTIAMO
Troveremo insieme le soluzioni giuste e prepareremo i progetti che ci serviranno nella fase successiva

3° Incontro : REALIZZIAMO
Imparerete a mettere in pratica le vostre idee con l'aiuto di persone speciali, che vi daranno le indicazioni giuste per realizzarle.


Gli incontri saranno individuali o di gruppo in base alle tematiche trattate.

Mandaci una e-mail al seguente indirizzo, con tutte le indicazioni, provvederemo a mandarti tutte le informazioni necessarie:





mercoledì, agosto 26, 2009

COLORIAMO....



Dopo aver letto alcuni libri e aver sperimentato sul campo alcuni dei suggerimenti estrapolati da essi, mi sono resa conto, che trovandomi davanti un cliente, il problema non è quello di consigliare un colore piuttosto di un altro, o di accondiscendere o meno a scelte cromatiche a dir poco azzardate o deboli, il problema vero è che non esiste una vera forma di comunicazione con l’individuo in merito a questo argomento, molte persone non riconoscono il colore, se non in funzione delle mode del momento.


La gente ha perso di vista il colore come espressione emotiva.


Sceglier un colore non significa "dare" un colore a qualcosa (una parete, una stanza, un oggetto), è una scelta di vita, e di conseguenza una scelta evolutiva, molti si preoccupano del fatto che una scelta cromatica possa annoiare, effettivamente è così, perchè la verità è che spesso appoggiandosi alle mode, le scelte prima o poi non funzionano più, perché sono scelte che si legano a stati d’animo "sociali", decidere di colorare una stanza per esempio di verde o rosa, sull'onda di un momento, è solo una scelta di gusto (quindi soggetto ai cambiamenti), in questi casi bisognerebbe partire dal definire il colore dell’atmosfera, quale sensazione dovrà trasmettere questo ambiente? Il problema è che fino a quando il colore verrà classificato in due grosse categorie:


- chi suddivide il colore in chiaro e scuro
- chi identifica il colore come oggetto


questo sarà un approccio difficile e complesso!


Perché Chiaro e Scuro?

Fino a qualche tempo fa anche nella comunicazione verbale più spicciola si usavano paragoni tipo "bianco o nero", aveva un senso maggiormente identificativo. Oggi parlare di chiaro e scuro significa non avere riferimenti emotivi, si stanno identificando inconsapevolmente solo sfumature (di cosa?) che non portano a vere scelte comunicative, il rosso è chiaro o scuro? Il verde è chiaro o scuro? Il giallo ? si potrebbe continuare all’infinito, ma ponendo queste domande a molte persone, la loro risposta verterà su due grosse categorie bianco, color crema e grigio alluminio (colori chiari)nero, marroni e grigio antracite (colore scuro)uno spettro cromatico a dir poco depressivo! O per non andare così oltre potremmo parlare di piattume emotivo. Potrei chiedere come si fa a vivere in una casa grigia, ma molti rimarrebbero a guardare non comprendendo la domanda, e nessuno immaginerebbe che il grigio è l’annullamento dei colori e di conseguenza annullerebbe qualunque effetto di luce, senza parlare del fatto che finirebbe per risucchiare in se gran parte delle emozioni.

Qualche giorno fa mi è capitato di avere a che fare con una cliente giovane, alle prese con la prima casa di proprietà e proiettata verso novità professionali. Durante la chiacchierata che precede la definizione dell’arredo interno ha detto che le sue preferenze si orientavano verso i colori chiari: bianco e grigio (che, già per definizione, insieme al nero non si definiscono colori). Ora mi chiedo, come può una donna che si lancia nella vita, girare dentro una casa bianca e grigia? Priva di slanci cromatici, di colore/calore.
Non dico di creare ambienti cromaticamente chiassosi, ma ambienti comunicativi ed emotivi, che tornando a casa la sera ci accolgano morbidamente, spesso si passano molte ore di lavoro in luoghi anonimi ed asettici, è proprio necessario tornare a casa per ritrovare la stessa atmosfera?Non escludo l’uso del bianco o del grigio, ma devono essere scelte attente e calibrate in spazi che hanno comunque uno sfogo cromaticamente emotivo.


La maggior parte delle persone pensa che il bianco sia "un colore che dilata gli ambienti", se fossimo più allenati alla "percezione" del colore (non osservazione!), entrando in ambienti di colore diverso potremmo renderci conto dei loro effetti:una stanza ROSSA trasmetterebbe una pulsazione, il senso del movimento, la percezione della contrazione e dell’espanzioneuna stanza BLU darebbe un senso di staticità e contrazione in se stessauna stanza GIALLA ci riporterebbe la sensazione della luminosità.


Riuscire a percepire queste sfumature significherebbe comprendere che una stanza bianca non ha nessuna vibrazione, al massimo una vibrazione riflessa provocata dalla luce utilizzata, se questa è stata fatta con accortezza. Dalla sapiente mescolanza di questi colori (primari), potemmo ottenere delle nuove tonalità che potrebbero rendere una stanza bianca (fredda e perfettamente definita) morbida e accogliente. L’uso del bianco definisce solo superfici, superfici che aspettano di vivere e comunicare, alle volte basterebbe una piccola superficie colorata (es. un quadrato ritagliato sulla parete) per darle un significato! E’ come se in questo momento storico, si fosse deciso di vivere in un mondo ovattato e/o appiattito, circondati dal bianco, dalle sfumature di beige e grigio, un mondo dove abbiamo smesso di sentire e percepire le sfumature emotive e le emozioni!
Perché il colore come oggetto?


Quando si arreda una casa si pensa alle pareti, ai mobili e infine, agli oggetti, ai quali è relegata (finalmente!) la funzione cromatica, anche perché così se ci si stanca si può sempre cambiare… ho come la sensazione che questo ragionamento abbia a che fare con la gestione dei rapporti umani, ci circondiamo di persone ed oggetti e, un giorno, semplicemente c’è ne disfiamo. Tutto questo perché ci ritroviamo vittime inconsapevoli di un attimo di emotività sconosciuta! Se facessimo più attenzione a noi stessi, non finiremmo con il fare scelte momentanee, ma riusciremmo a scegliere in funzione di ciò che è più vicino a noi. Siamo stati abituati che il colore, viene concepito come segnale, qualcosa di blu nelle camere dei maschietti, di rosa per le femminucce, azzardiamo qualcosa di rosso (fuoco) per la camera da letto, e via dicendo, ma non è questo che crea l’atmosfera in una stanza.

Stiamo diventando ciechi!

L’uso del colore in casa, è l’espressione di ciò che siamo, ognuno di noi ha un colore predominante con il quale si combineranno tutti gli altri, una volta individuato quel colore e utilizzato con consapevolezza e decisione, non potrà mai annoiare!La difficoltà nasce dal fatto che abbiamo difficoltà a "vedere" il nostro colore, per motivi molto semplici:non siamo stati educati a "guardare" a colori, per quanto colorato sia il mondo, se non impariamo ad osservarlo non potremmo rendercene contosiamo stati diseducati a "vedere" il colore, il bambino fa scelte cromatiche istintive, l’adulto razionalizza le scelte (perché se fai la stanza chiara non te la stanchi mai, fidati!) diventando vittima del biancoabbiamo deciso di non pensare, e ci siamo affidati, perché i neutri non passano di moda, ci siamo fatti condizionare dalle mode che purtroppo passano lasciandoci l’amaro in bocca!
Se riuscissimo a ripulirci di tutte queste informazioni partendo da zero e riscoprendo il gusto di "colorare", potremmo davvero realizzare la nostra casa, senza eguali!

martedì, agosto 25, 2009

CAMBIARE e RINNOVARSI



Nel confrontarmi con molte persone mi sono resa conto che in molte esiste il bisogno di rinnovarsi, e questo è giusto perchè l'individuo per natura cambia e si evolve, ma questa volontà male si accorda con gli spazi che le circondano. Il fatto è che non ci si rende conto che i bisogni interiori hanno necessità di una proiezione esterna, che serve ha confermare il nostro atto di volontà. Se decido di cambiare un aspetto del mio carattere (ad esempio essere più socievole o migliorare il rendimento nel mio lavoro) e continuo a svolgere la mia vita in spazi tendenzialmente scuri e pesanti non supporterò sicuramente la mia scelta. Con questo non voglio dire che in svariati momenti della nostra vita dobbiamo ridurci al lastrico per modificare l'aspetto di casa nostra o dei luoghi in cui lavoriamo, ma sicuramente dobbiamo imparare a riappropriarci dei nostri spazi (naturalmente, nel rispetto di chi convive con noi!).

Rinnovare i nostri ambienti, deve essere un’esperienza piacevole, perché non sarà solo un’operazione materiale, ma agirà soprattutto dentro di noi, regalandoci risultati strabilianti!
Spesso bastano pochi gesti attenti e studiati, per cambiare l’aspetto di un luogo: scegliere i colori giusti, modificare la solita disposizione dei mobili, cambiare la tappezzeria degli imbottiti, rinnovare i mobili già esistenti, inserire una luce in più e tantissime altre idee e soluzioni a portata di…tasca! Ma soprattutto su misura per ognuno di noi!

Quindi bando alla pigrizia e ai timori… e decidiamo di CAMBIARE!

domenica, agosto 23, 2009

ABITARE


L'uomo è un'entità complessa, ogni progetto dovrà confrontarsi con tutti i suoi aspetti...